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Immagine del redattoreElisa Proietti

Spezia del buonumore: lo zafferano


Nel territorio della Locride vi sono alcune coltivazioni di zafferano, di cui parleremo nelle prossime settimane intervistando un produttore locale.

Nel frattempo, vi lascio un piccolo focus informativo!


Lo zafferano è un fiore molto delicato e prezioso. Si ricava in questo periodo, l'autunno, dai tre stimmi del fiore del croco, dal meraviglioso colore violaceo.

La coltivazione dello zafferano è secolare e ben si adatta alle temperature del sud Italia. La coltivazione manuale conferisce al prodotto un potenziale qualitativo molto alto.

La spezia è facilmente riconoscibile il profumo intenso e il sapore delicato; la raccolta dei fiori avviene nelle prime ore del mattino, prima che si schiuda il fiore.

I pistilli (o stigmi) sono delicatamente staccati ed essiccati in giornata. I lavori della coltivazione e della raccolta richiedono molta dedizione, precisione e cura.

L'intera coltivazione è manuale, nulla si può meccanizzare. Dalla semina dei bulbi, al successivo espianto e fino alla raccolta dei fiori in campo.

Le attenzioni dedicate alla coltura assicurano il mantenimento di tutte le qualità e l’aroma della spezia.


Nonostante sia considerata la spezia più costosa, esso presenta molti benefici:

1. Digestivo. Il profumo dello zafferano incrementa la produzione di succhi gastrici, mentre i pigmenti sono rapidi attivatori dell’apparato digerente;

2. Antinfiammatorio. Lo zafferano può essere assunto per lenire i sintomi influenzali della tosse;

3. Antiossidante. Lo zafferano possiede un altissimo contenuto di carotenoidi, il che lo rende un ottimo antiossidante e antitumorale;

4. Antidepressivo. Studi scientifici hanno dimostrato che migliora l'umore e riduce gli effetti della sindrome premestruale.



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