Tutela della biodiversità: la tartaruga caretta caretta
- Elisa Proietti
- 6 giu 2021
- Tempo di lettura: 1 min

La onlus Caretta caretta Conservation, formata da biologi e naturalisti opera ormai da molti anni a Brancaleone, coadiuvando il lavoro delle mamme tartarughe e aiutando i piccoli ad arrivare al mare.
La deposizione delle uova infatti, avviene nel periodo estivo ma spesso viene disturbata dalla presenza di persone o altri animali. Le piccole uova vengono sotterrate dalle mamme per mantenere un’alta temperatura; dopo la deposizione la madre torna in mare. Ciò rende difficile riconoscere dove sono ad un occhio non esperto, poiché vengono sotterrate a circa 30/50 cm. Trascorso il periodo di incubazione, la schiusa delle uova rappresenta il momento più delicato. Le piccole tartarughe appena nate si dirigono verso il mare ma spesso la presenza di altre luci rappresenta per loro un grosso pericolo che le disorienta e le spinge in direzione opposta al mare.
Nonostante la Caretta Caretta specie sia la più diffusa, per le ragioni dette poc’anzi essa risulta di difficile conservazione. Inoltre la sua importanza nell’ecosistema marino è essenziale poiché è l’unica specie a nidificare in Italia.
L'area grecanica è la principale area di nidificazione del Paese, e le tartarughe depongono le uova nel tratto che va da Capo Bruzzano a Melito di Porto Salvo.
La scoperta è relativamente recente e risale al 2000, anno nel quale il Dipartimento di Biologia, Ecologia e Scienze della Terra dell’Università della Calabria avviò un progetto di ricerca, il “TARTACare Calabria”.
In questi mesi sono attivi dei campi estivi, nel quale esperti e non possono partecipare alla ricerca dei nidi e al loro monitoraggio, pattugliando il tratto di costa (circa 6 km) e vivendo un’esperienza unica
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