Il territorio calabrese è ricco di varietà floristiche che ne esprimono l'abbondanza e la vivacità di specie. Le piante spontanee un tempo venivano utilizzate in maniera più assidua a fini alimentari, artigianali e medicali.
La presenza di numerosi braccianti agricoli fino a metà del '900 - prima delle emigrazioni di massa - ha consentito la persistenza di queste piante e la loro diffusione è tutt'ora molto presente.
Vi proponiamo qualche curiosità su alcune delle piante spontanee più note.
Borragine
Si tratta di una pianta dai fiori violacei e dallo stelo ricoperto da una caratteristica peluria, molto presente negli ambienti rurali.
Il periodo di raccolta va da gennaio a marzo; inoltre la pianta è conosciuta per le sue proprietà in ambito fito - terapeutico. Le foglie si possono utilizzare in cucina per la preparazione di pietanze sia da cuocere (zuppe o frittata) sia a crudo nell'insalata.
I semi invece, se spremuti fanno ottenere un'olio prezioso, utilizzato a scopo cutaneo.
Camomilla
La raccolta dei bellissimi fiori della camomilla avviene in questo periodo (novembre/gennaio). Il nome della pianta deriva dalle sue stesse proprietà; una pianta bassa con odore di mela. Le sue proprietà sono calmanti, digestive e indicate per attenuare i dolori mestruali.
Cicoria selvatica
Da ottobre ad aprile lungo le strade di campagna e i ruderi è possibile trovare anche la cicoria selvatica, una pianta perenne.
Le sue foglie vengono utilizzate in alimentazione e come fito depurativo in medicina. Le foglie si consumano sia per la preparazione di minestre assieme ad altre verdure, sua bevendone l'acqua dopo la sua ebollizione, per le numerose proprietà.
Durante la II Guerra Mondiale, la arrostita veniva usata come sostituto del caffè.
Origano
Se state attraversando una zona assolata a fine primavera, è molto probabile che veniate rapiti da un profumo intenso e inconfondibile: quello dell'origano selvatico. Il periodo di raccolta va da giugno a settembre e la sua diffusione è molto presente lungo la costa. La raccolta dell'origano è legata anche ad una tradizione popolare: essa avviene il 24 giugno in occasione della festa di San Giovanni Battista. Dopo la raccolta, pulisce dalle erbacce, si sistema in mazzetti e si fa essiccare a testa in giù.
Una volta seccato si sbriciola e si utilizza per la preparazione di molti piatti, sia di carne che di pesce.
State sognando di mangiare sano? fatevi delle passeggiate nelle aree rurali calabresi per scoprire odori e sapori di un tempo!
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